Un venerdì sera
abbastanza povero di contenuti ci indirizzava verso l’alta Lombardia e
precisamente a Ferno dove il Bridge Pavia si giocava la stagione. Era infatti
per le pavesi l’ultimo ostacolo pesante da superare in questo finale di
campionato prima di staccare il biglietto per la C.
Bontà loro stavolta le
varesine si presentavano con almeno 8 elementi riuscendo perfino a recuperare
Tosi ferma da tre mesi per infortunio, un passo in avanti viste le 5 effettive
dell’andata. Bridge da parte sua non stava benissimo viste le assenze di
Pregnolato, Putignano e Cobianchi.
Comunque sia l’inizio
delle ospiti era positivo con l’immediata fuga sul 6 a 2 (4°), la sola che pare
tener botta è Testa, davvero brava nei suoi movimenti vicino a canestro. Il suo
sbattersi produce l’aggancio a quota 6 ma le pavesi paiono in palla e con le
accelerazioni di un Erra Pujada assai pimpante ben sostenuta da Barrui
(canestro e tripla per lei) scappano nuovamente portandosi sul 15 a 6 al 7°. In pratica un
perentorio 9 a
0 in meno
di tre minuti. Viste le magnifiche porticine di Ferno le ospiti non si fermano
al basket e su un rimbalzo in mischia mettono anche la palla in rete e vanno sopra
1 a 0.
Coach Cadamuro ha di che gioire, ma preferisce agitarsi tantissimo nemmeno
avesse ingoiato l’esorcista e tutti i demoni da lui scacciati. Le sue in campo
però vanno come trenini ed alla prima sirena sono già sul 21 a 10. Ferno ha praticamente
solo Testa a farsi vedere in attacco mettendo 8 punti con la sola Azzimonti a
darle un misero appoggio. Le altre tre stelle varesine abbastanza… a guardare.
La solfa cambia di poco
nel secondo tempo, ancora Azzimonti (tripla) ha un sussulto ma Pavia tiene il
campo molto bene e soprattutto tiene le avverse a distanza di sicurezza avendo
anche dalla panca ottimi riscontri. In particolare bene l’attivissima Mazzini
che corre a destra e a manca e la precisa Milanesi. Come detto il margine di
vantaggio per le ospiti è di sicurezza (25-15 al 4° e 28-16 al 7°), la suddetta
Mazzini mette canestro e tripla, Erra Pujada mette ordine e Ferno… sonnecchia,
ovvio che all’intervallo il destino della gara paia già segnato: 33 a 16 per Pavia che ha già
effettuato il doppiaggio. Come detto l’unica cosa non molto comprensibile sono
le sbraitate del FallWall, un paio di volte anche esagerate verso ad esempio la
povera Mina Mazzini che ci stava mettendo l’anima.
Quando si riparte la
partita sembra sempre più segnata, Ferno appare appisolato ed incassa subito un
2-8 (18-41 al 3°) che porta sul +23 le ospiti, l’unica consolazione per le
locali è il gran gol di Farolli che pareggia. Da descrivere: intercetto in
difesa e fuga in contropiede in seguita dalla solita Mazzini. Immaginate un
testa a testa tipo lo storico Rivera-Mazzola sulla fascia in un derby od un
attuale Giaccherini-Giovinco con entrambe a mulinare le gambe rapidamente ed a
fare poca strada (tipo Svicolone insomma, quello che svicolava a tutta
manetta), giunte in area la Mina affronta il contrasto di spalla ed entrambe
finiscono lunghe e distese. Farolli è bravissima a tenersi stretta il pallone e
ad infilarlo nella porta sguarnita per il gol dell’ 1 a 1 decisamente uno dei più
belli mai visti a porticine!
La seconda metà del
quarto trascorre con momenti di tresh eccelso, le due squadre ne fan fuori di
ogni, sola la terza sirena ci salva da un pericoloso scoppio del treshometro
giunto a picchi eccelsi, secondi solo
all’agitazione del buon Cadamuro davvero infoiato manco il Nazza le avesse
scippato una Becks…
In questo marasma però
Ferno comincia a dare qualche segno di ripresa e nei minuti finali piazza un
incoraggiante 6 a
2 che, a conti fatti vuol dire un parziale di 10 a 2 nei minuti tra il 23°
ed il 30° con la sola Barrui a segno per le ospiti.
Si parte così per il
quarto finale con le ospiti sopra 43
a 28 e che sembrano poter controllare la gara, la sempre
vispa “Heat” Testa accorcia a -13 ma Barrui non si fa pregare a piazzare un
importante uno-due e a ricacciare indietro le locali, tanto che a metà quarto
il tabellone dice un tranquillo 51
a 35 per la squadra del Tino Cobianchi alle prese con i
parallelepipedi di Indianapolis adattati a segnalatori di falli personali.
La quiete del duo
Whitehead-FallWall (quest’ultimo ormai addomesticato) però è destinata ben
presto ad avere una brutta sorpresa, e questa sorpresa ha le sembianze di
“SuperPava” Pavanello che infila due triple consecutive portando a -8 le sue,
prima che ci si metta anche Azzimonti a far male alle pavesi. Insomma a 2.40” dal termine il
punteggio dice 51 a
45, vale a dire 10 a
0 in poco
più di due minuti con un Bridge in chiara difficoltà e pressoché in confusione
totale incapace di mettere insieme qualcosa di buono in attacco.
I liberi a segno di
Milanesi e Testa fanno entrare le squadre nei 2 minuti finali con i canonici
sei punti di distacco ma un canestro di “pane azzimo” Azzimonti dice 48-52 a 1.27” dal termine. Un fallo
della difesa locale vicino allo scadere dei 24” salva Bridge da una palla persa, è laterale
ma sulla rimessa la palla è persa veramente e Barrui si rifugia in fallo
spedendo Testa in lunetta;: l’uno su due vale il -3, in pratica a 43” dal termine Ferno è ad un
tiro dall’aggancio dopo aver recuperato 20 punti alla capolista!
La Provvidenza aiuta
però Pavia visto che Azzimonti sul secondo libero sbagliato da Testa pensa bene
di far fallo a rimbalzo, “paper-gol” Cartasegna va così in lunetta e tira due
ciofeche galattiche, non prende il ferro ed anzi col secondo libero a momenti
segna il 2 a
1. Le locali giocano così palla ed arriva a 37”dal termine il 5° fallo di una
nervosissima Barrui, a coach Cadamuro manca solo di inserire Buffon in porta
per completare l’opera e buon per lui che la “Paris” Sangermano metta un solo
libero portando le sue sul 50-52
a 25”
dal termine di una gara diventata al cardiopalma.
E’ la stessa
SaintGermain con un piede a dare respiro al Bridge che si organizza con un
time-out a 14”
dal termine. Sulla rimessa fallo a favore di Erra Pujada che va in lunetta
freddissima e fa un 2 su 2 che vale la promozione. Contro time-out e palla in
attacco per Ferno che prova la tripla con Azzimonti, palla appena corta e Pavia
col rimbalzo può gioire anche perché arriva un nuovo fallo su Erra Pujada che
dalla lunetta mette il libero della sicurezza ed a nulla vale il tiro della
disperazione della SaintGermain che da metà campo a momenti mette il 2 a 1 calcistico. Insomma una
partita che Pavia stava dominando e che a momenti riesce a regalare alle
avversarie per una gestione piuttosto discutibile di giocatrici e panca.
Pazienza, tutto è bene quel che finisce bene, quanto meno per il Tino Cobianchi
che la prossima volta preferirà una maratona da 42Km e 190mt piuttosto che una
sofferenza così. Ma ecco tabellini e giudizi:
FERNESE (6.5):
Farolli 2 (0/4 – 0/1 – 2/2) : 6 cestisticamente un po’
arruffona ma il gol del pareggio in tuffo è stato uno spettacolo!
Pavanello 10 (2/5 – 2/5 – 3/5) : 6.5 non
ha i ritmi di un tempo ma mantiene personalità e mano calda. Le due triple di
inizio ultimo quarto rilanciano la squadra. Poi però la biglia non la vede più.Bottarini 0 (0/4 – 0/0 – 0/0) : 5 impalpabile, oltre che abbastanza tignosa e fuori tempo in difesa.
Testa 19 (7/11 – 0/0 – 5/9) : 7 numeri da pivot e canestri importanti. Nel primo quarto gioca da sola nell’ultimo ci mette il naso nella quasi rimonta
Azzimonti 11 (4/12 – 1/4 – 0/0) : 6.5 una partita discreta impreziosita da tre canestri nel finale di rincorsa. A momenti mette la tripla del sogno.
Sangermano 5 (2/5 – 0/0 – 1/2) : 6+ Attiva. Un paio di bei canestri da fuori. Va vicina allo scadere al gol del
Tesi 0 (0/0 – 0/0 – 0/0) : 8 di incoraggiamento e per la voglia di tornare in campo. Si fa male dopo 2 azioni dal ritorno in campo dopo 3 mesi. Povera L
Calzone G. 3 (1/2 – 0/0 – 1/2) : 6+ la “Giuly Jeans” entra per ultima ma fa le sue belle cosine.
Marcoz 1 (0/2 – 0/1 – 1/2) : 5.5 non sta benissimo e si
vede
Barrui 11 (4/9 – 1/5 – 0/2) : 6+ sempre molto attiva anche
se commette qualche errore. Il suo coach la cazzia un po’ troppo e finisce per
innervosirla. ERRA PUJADA 17 (5/6 – 0/1 – 7/12) : 7.5 IMBEDONNA ARRIVATA. Parte con grande piglio ed incisività. Lucida per tutta la partita deve fare gli straordinari dalla lunetta. E’ freddissima e mette la gara (e la promozione) in cassaforte
Debattista 6 (3/5 – 0/0 – 0/4) : 6 tra un acciacco e l’altra tiene sempre il campo con autorità. Era in serata da danza classica, svolazzando a destra e manca con un paio di doppi Axel da paura. Ancora qualche problema con i liberi, la faremo lavorare un po’ sui fondamentali.
Rognoni 6 (3/7 – 0/1 – 0/0) : 6+ lotta, recupera rimbalzi e palloni. Utilissima.
Milanesi 7 (3/3 – 0/0 – 1/1) : 7 una manina ispirata per la meneghina stasera al Grand Marnier. Non sbaglia un colpo.
Cartasegna 2 (1/3 – 0/0 – 0/4) : 6- la “Paper-gol” ai liberi pesanti è una cambiale (manco il ferro prende…) però fa onore al suo nick entrando nell’azione dell’1 a
Mazzini 5 (1/3 – 0/0 – 1/1) : 6,5 la “Mina” entra ed è un furetto scatenato. La si vede ovunque, recupera palla e si muove in continuazione. Anche lei cazziata ingiustamente si intristisce. Povera… stasera che aveva un “pensiero stupendo”.
Moscardini 0 (0/2 – 0/0 – 0/2) : 6- da sempre il suo contributo, basta non chiederle di segnare
De Faveri: ne
La Partita: (6.5): sembrava indirizzata ad
una lenta agonia ma Ferno è stato bravissimo a riaprila rischiando anche di
portarla a casa vista la bambola avversa. Da vedere assolutamente l’ultimo
quarto.
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