Arluno
Alfano 4; Carluccio 4; Cislaghi M. 2; Cislaghi S. 11; Ferrario ; Oldani 4; Maggi ; Monteleone 6; Sandrin 12;
Varano 10. All. Ghidoli
Perox Italia Basket Bridge
Cartasegna 7; Cobianchi 16; De Faveri 4; Debattista 12; Erra Pujada 15; Mazzini 8; Milanesi 2; Moscardini
4; Pregnolato ; Rognoni 6. All. Cadamuro.
Arbitro: Castellano di Legnano
Note: primo tempo 26-35 (parziali 15-17; 11-18; 13-22; 14-17)
ARLUNO (MI) 8 gennaio 2012. Parte bene l’anno agonistico 2012 per la squadra femminile del Basket Bridge che ottiene un importante successo ad Arluno, nel recupero della seconda giornata di campionato rinviata il mese scorso per mancanza dell’arbitro. Iniziano subito con il piglio giusto le cestiste pavesi presidiando bene il campo e sovrastando con la loro maggiore prestanza fisica le padrone di casa che però,dopo il timido avvio, reagiscono con tenacia e a ribattere colpo su colpo le loro iniziative. Il primo quarto si gioca così nel segno dell’equilibrio con leggera supremazia del Bridge che non riesce però ad imbrigliare adeguatamene le ripartenze della vivace squadra di Ghidoli. Nel secondo quarto con un miglior assetto
difensivo ed un’efficace fluidità di gioco, le pavesi prendono il sopravvento e il comando delle operazioni smorzando sul nascere le velleità di Arluno ed andando al riposo con un buon margine di vantaggio. Alla
ripresa del gioco le due squadre si affrontano a viso aperto dando vita ad un bel botta e risposta agonistico; le padrone di casa con buone giocate mettono spesso in difficoltà il Bridge, ma nel finale di tempo accusano un
calo atletico e le pavesi ne approfittano prendendo in mano fino alla fine le redini della partita ottenendo la terza vittoria stagionale ed il secondo successo esterno. Le insidie e le incognite legate alla ripresa agonistica dopo la pausa natalizia e alle difficoltà create da un avversario ostico sono state superate dalla squadra di Cadamuro a pieni voti ed il risultato ottenuto sul difficile campo di Arluno è di buon auspicio per il prosieguo del campionato che ora entra nel vivo.
Tino Cobianchi
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