domenica 10 febbraio 2013

Il match-clou dellla Promo girone A


Vignate è inespugnabile ma il Pici limita i danni.

 
Il girone A vedeva in programma il solo anticipo della quarta giornata tra le due capolista appaiate ad una sola sconfitta stagionale. Sconfitta che tra l’altro il Vignate aveva rimediato proprio a Pizzighettone con 6 punti di scarto. Un disavanzo che al buon Carlao avrebbe anche fatto piacere salvaguardare in caso di sconfitta anche se o primi o secondi a fine regolar season cambia davvero poco visto il regolamento dei play-off: Prima-quarta e seconda-terza con le due vincenti a giocarsi il posto in C nella gara di finale.

Inizio tutto di marca locale con Acerbi brava a trovar spazi nella difesa avversa. Sei punti tutti suoi regalano il primo sprint a Vignate (6-2 al 4°) prima che anche Fugatti decida di dare una mano alla collega. Per il Pici è un avvio in salita prima che si svegli Benevelli e dia una scossetta alle sue fino a riportarle a -4: 10 a 6 (7°), sul più bello però il Pici si intalpa nuovamente perdendo due palloni sanguinosi che il contropiede locale trasforma in una nuova fuga (16 a 6). Il Carlao ha il suo da fare per cercare di risvegliare le sue abbastanza allergiche al press ma i troppi falli spesi dalla difesa avversa gli consentono dalla lunetta di limitare i danni in chiusura di periodo: 16 a 11.

La striscia positiva ospite prosegue in apertura di secondo quarto con Cima che la fa da protagonista con due canestri che tengono la striscia ospite aperta fino al 9 a 0 prima che un time-out provvidenziale dia la sveglia a Vignate con i relativi frutti: canestro di Acerbi (toh…) e 18-15 al 3°. Il Pici ha comunque superat il momento difficile e si riaccoda alle avversarie anche su una tripla di Cavenago sembra rilanciare le locali. La gara, seppure giocata senza particolare animosità delle due squadre, diventa una gazzarra grazie alle cervellotiche decisone dei due (a dir poco) rotondi compari in grigio che sifolano a destra ed a manca spesso e volentieri a vanvera. Ovviamente il bonus arriva ben presto e si assiste ad una saga di tiri liberi, è soprattutto il Pici a beneficiarne chiudendo il periodo con un 13 su 13 da fantascienza in cui Benevelli fa la parte del leone con un devastante 8 su 8. Vignate si assesta su un più pacato 4 su 6 e riesce a tenere un punticino di margine: 33 a 32 dopo un primo tempo che non pare finire mai da quanto è spezzettato. Vignate comunque è davvero carico di falli, peccato che le segnalazioni su chi li avesse fatti fossero davvero approssimative, compreso un tecnico ad Acerbi per proteste (con una sua compagna…) dopo un fallo di gioco in bonus segnato a referto come un unico fallo e che porta a 4 liberi dopo una specie di rogatoria internazionale per decidere cosa fare….

Il tema tattico non cambia in apertura di ripresa, Vignate cerca dio pressare e rubar palla riuscendoci spesso grazie anche alle rimesse ed ai passi di Cima che in quei fondamentali non lo è proprio (una Cima…) anche se poi, una volta rubata palla, la zonona ospite con l’aria assai ben riempita concede pochissimo. La conseguenza è che si segna col contagocce, arriva al 3° minuto l’impatto a quota 34 salvo poi registrare una tripla di Benevelli che fa scappare avanti il Pici a metà periodo. E’ il momento più difficile per Vignate ma ci pensa Lamiabaffi a rimettere le cose a posto con una provvidenziale tripla. La partita si fa anche spigolosa, arriva un intenzionale a Cima (gomitata a Todo belessa che la braccava) ed un tecnico a Fugazzi ma nel finale di periodo dalla pugna ne esce meglio Vignate seppur con qualche libero sbagliato di troppo (7 su 14 nel periodo). Morale 47 a 42 Vignate alla terza sirena.

Si riparte per il periodo finale ed Acerbi è ancora protagonista sotto misura trascinando le sue alla sistemazione della differenza canestri (53-46 al 2.30”) ma il risveglio di Cipelletti (dopo due aria-aria) propizia il nuovo ricongiungimento tra le squadre col Pici che si porta a -1 (53 a 52). Sembra il preludio di un finale al foto-finish ma Vignate ha ancora un po’ di benzina e con il duo Baffelli-Todeschini riallunga nuovamente. Le due vaporiere in grigio nel frattempo hanno pre-pensionato per falli Mola e Bartolone e nel casino dei numeri di falli a referto in vista del rush finale poco dopo la panca inghiotte anche Festari, Cipelletti e Baffelli. Al 7° la saga dei liberi riporta il Pici a -1 (57-56) ma è proprio la maggior freddezza locale a decidere la gara oltre ad un paio di bei movimenti sugli scarichi di Sardi che riporta a +5 le sue. L’ultimo guizzo del Pici è di Benevelli  che mette canestro e libero aggiuntivo (farà 18 su 19 dalla lunetta, Chapeu) per il 61 a 65. Pronta risposta del due Acerbi-Sardi (2 su 2 in lunetta) ed è +8 con tanto di differenza canestri sistemata e siamo nel minuto finale. A questo punto il Pici può solo salvare il salvabile e vi riesce grazie ad un 2 su 2 di Sbarsi e ad un libero di Valenti a 16” dal termine che vale il -5: 69 a 64  e (quasi) tutti contenti. Si divertono un sacco i due sifolatori che fanno durare la gara ben 2 ore e 10 minuti e mandano le squadre in lunetta ben 76 volte, in pratica una volta a minuto! E’ un mondo difficile... Ma ecco tabellini e giudizi:


VIGNATE (6.5):

Cavenago 3 (0/0 – 1/5 – 0/0) : 6  si mette in regia e prova qualche tripla con poca fortuna. Lo spettacolo maggiore è il decolté a fine gara.  Altro che da sei in pagella…
Baffelli 14 (3/10 – 1/4 – 5/6) : 6.5  lamiabaffi  gioca una gara generosa e con tripla e liberi ha anche una buona dose di merito nella vittoria finale.
Marchesini 6 (3/9 – 0/0 – 0/0) : 6  la “bulgara” oggi non era in… pista.
ACERBI 19 (7/12 – 0/0 – 5/6) : 7+  IMBEDONNA ARRIVATA. A questi livelli ogni volta che riceve palla sotto fa disastri (per la difesa avversa ovviamente). Un po’ statica ma sempre precisa.
Todeschini 5 (1/4 – 0/2 – 3/6) : 6  la “Todo belessa” fa subito due falli e si estromette dalla partita. Poi rientra nella mischia e qualcosa combina, compreso il far incavolare la Cima che si becca un intenzionale gratuito.
Fugatti 5 (2/3 – 0/0 – 1/4) : 6-  Amber vive una serata un po’ troppo agitata.
Bartolone 7 (1/4 – 0/1 – 5/8) : 6+  la Chris era agitata per l’impegno. All’inizio fa fatica ma poi si scioglie rivelandosi utile alla squadra.
Sardi 8 (2/5 – 0/0 – 4/4) : 6.5  brava sugli scarichi nel finale è fondamentale per il successo
Maccapanni 2 (1/3 – 0/1 – 0/0) : 6  povera! Le fischiano almeno un paio di falli che gridano vendetta. A momenti sclera e non avrebbe avuto tutti i torti. Se faceva a pezzi uno dei due grigi avrebbe sicuramente avuto le attenuanti generiche…
Negri 0 (0/1 – 0/0 – 0/0) : sv  qualche spicciolo

Coach “Incrocio dei pali” Traversa (20/51 – 2/13 – 23/34) : 6.5  guadagna il comando della classifica ma non recupera la differenza canestri. Poco importa visto che questa pare la finale annunciata.

 
PIZZIGHETTONE (6):

Benevelli 25 (2/11 – 1/2 – 18/19) : 7  al tiro ci quaglia poco ma ai liberi non perdona: una vera macchina!
Mola 4 (2/4 – 0/1 – 0/0) : 6  di fisico aiuta a riempire l’area e per il resto si fa rispettare.
Festari 5 (2/6 – 0/3 – 1/4) : 6  altra intimidatrice in area che ha il suo da fare a contenere Acerbi. Ne esce discretamente.
Valenti 6 (1/3 – 0/2 – 4/5) : 5.5  partita non proprio memorabile.
Lanzoni 4 (2/4 – 0/0 – 0/0) : 5.5  in attacco da segni di vita solo nel finale.
Cipelletti 5 (1/2 – 0/1 – 3/4) : 6-  malaticcia non può rendere al meglio.
Sbarsi 4 (1/3 – 0/0 – 3/6) : 6  pugnace e brava a recuperare rimbalzi e palloni vaganti.
Cima 8 (2/2 – 0/1 – 4/4) : 6-  ha stoffa e spunti interessanti ma a portar palla e sulle rimesse non fa onore al suo cognome: ne combina di ogni!
Sghirinzetti 0 (0/1 – 0/0 – 0/0) : 6  alias Fregoni in telecronaca. Tiene il campo.
Spotti 2 (1/1 – 0/0 – 0/0) : 6  alias Piccioni in telecronaca. Pure lei e la mette anche.

Coach “Carlao” Antoniazzi (14/37 – 1/10 – 33/42) : 6  salva la differenza canestri (ammesso che serva a qualcosa…). Qualche problema sul press avversario e sulle rimesse.

Arbitri: 6  in due però… alias 3 a testa! Ne combinano di tutti i colori. Tra fischi a vanvera, segnalazioni incapibili e paternali che si potevano risparmiare fanno durare la gara 130 minuti e la spezzettano con decisioni cervellotiche. Meglio se passavano il sabato sera in osteria a mangiare polenta e strinù oltretutto con l’aria da buongustai che si ritrovano. Una sola cosa li salva: fanno danni in entrambi i sensi. Deleteri.

Ezio & Panta: 4  non riconoscono Sghirinzetti e Spotti chiamandole con altri nomi. Qualcuno direbbe: colpa dei magistrati comunisti Fregoni di Piccioni…  Come al solito  due imbecilli…

 
La Partita: (6+): il manuale del tresh. A cominciare dai grigi.

 

 

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